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| Quanti di noi, motociclisti del secondo millennio, da ragazzini non hanno mai guidato una “vespa”??? Credo veramente pochi... E propio per questo che voglio dedicare qualche immagine storica alla Vespa perche forse non tutti sanno che...
1945: Enrico Piaggio affida a Renzo Spolti il compito di progettare un mezzo semplice ed economico che dia la possibilità, anche a chi non poteva permettersi una automobile, di spostarsi liberamente con la famiglia. Spolti realizza il "Paperino", un prototipo che però non convince il sig. Piaggio il quale decide di affidare il progetto a Corradino D'ascanio Del Paperino oggi ne restano due esemplari: uno è esposto nel museo Piaggio di Pontedera e l'altro nel museo privato del sig. XXXXXX a Piacenza.
Corradino D'Ascanio ricominciò il progetto da zero e a tempo record realizzo il prototipo MP6. Il prototipo venne approvato e nell'aprile del 1946, in occasione della fiera di Milano, la Piaggio presentò la "Vespa 98". La Vespa98 venne prodotta per 2 anni e vennero prodotte 4 serie. Curiosità: la vespa98 non aveva il cavalletto e bisognava appoggiarla sul fianco quando era ferma.
1948: Piaggio produce il primo prototipo di una Vespa da Corsa. Resterà solo un prototipo ma ancora oggi ne esistono alcuni esemplari
1950: La Piaggio mette in produzione due "Vespa da lavoro". Qui a lato la "Vespa modello Risciò"
Nel 1950 vengono prodotti anche due esemplari di Vespe da competizione: il primo record venne stabilito sulla pista di Monthlery dove la Vespa (con una carenatura disegnata per l'occasione) raggiunse la velocità di 136km/h. Il vero record però spetta alla Vespa Siluro che sulla Roma - Ostia superò i 170km/h
Un'altra famosa Vespa da competizione è la Vespa 6 giorni che parteciparono con successo alla "Sei Giorni Internazionale".
1953: la Piaggio presenta due nuovi modelli di Vespa: la Vespa 125U (U = Ultraeconomica) che ebbe poco successo e uscì di produzione dopo solo un anno... La 125U fu la prima Vespa a montare il faro sul manubrio anziché sul parafango.
Nel 1955 Piaggio mette sul mercato la prima Vespa Sidecar e amplia la gamma di modelli inserendo in listino il famoso GS150. Il Gran Sport presenta grosse innovazioni:sellone lungo, le ruote da 10" e non più da 8", il cambio a 4 marce e un motore da 150cc con un'ottima accelerazione e in grado di far viaggiare la Vespa a 100km/h
1956: Vespa T.A.P. Destinata all'uso militare. In produzione per tre anni.
1957: La Piaggio, sfruttando l'onda del successo delle celeberrime utilitarie 2CV, 500, Isetta etc. si butta sul mercato delle 4 ruote con la Vespa 400, un'automobile dalle ridotte dimensioni equipaggiata da un bicilindrico a 2T da 400cc Questa vettura ha partecipato ad alcune gare di rally e a una Parigi-Mosca. Ne sono stati venduti molti esemplari anche all'estero. E' uscita di produzione nel 1960
1959: La Vespa 150 del '59 ha una estetica ancora legata ai modelli degli anni 50 ma introduce due grosse novità: è la prima Vespa ad avere la scocca formata da due semigusci saldati tra loro, così come è la prima Vespa a montare un motore 2T con distribuzione rotante e immissione da una feritoia del carter motore. Con questa tecnica migliorarono i consumi e la percentuale dell'olio fu abbassata dal 5 al 2%. La stessa concezione è utilizzata ancora oggi per la Vespa PX 1962: Viene aggiornata la gamma GS con l'introduzione della nuova GS160 dotata di un motore più potente.
1963: Nasce lo storico "Vespino", la Vespa 50 che ebbe un grande successo soprattutto tra gli adolescenti visto che poteva essere guidato senza targa e senza patente. Con lo stesso telaio verranno prodotte anche le versioni 90SS e 50 special Per il mercato estero verrà prodotta anche una Vespa 50 elestart
1964: La Piaggio soffre la concorrenza (Lambretta in primis) e produce il 180SuperSport, mai fino a quel momento la Vespa aveva avuto un motore così potente. La gamma SS rimpiazzerà la GS. Sotto una foto della Vespa che il giornalista Patrignani ha usato per il raid Milano-Tokio nel 1964 in occasione delle Olimpiadi. Il suddetto giornalista scrisse anche un libro: "In Vespa da Milano a Tokio"
1966: Oltre ai modelli 125 e 150 S la Piaggio produce la Nuova 125 con un telaio "small frame" sul tipo della Vespa 50 e della 90ss. Quasi contemporaneamente esce anche la 150 GL e la 125 GT 1968: Viene presentata un'altra vespa destinata a fare la storia: la 125 Primavera che sostituisce la Nuova 125. Sempre nel '68 viene sostituita la 180SS con la Rally 180 e la Rally 200
1969: Escono 50R, 50 special e 125 GTR (R = rinnovata), quest'ultima sostituisce la 125 GT.
1970: Agli inizi degli anni 70 la Piaggio produce la Racer 90 e la Sprinter 50 destinate al mercato estero. In Italia esce la ET3, ossia una Primavera dotata di accensione elettronica e cilindro a 3 travasi (da cui il nome)
1978: Anno di svolta per la Piaggio che annuncia al pubblico l'uscita della nuova Vespa PX tuttora in produzione dopo 24 anni. 1983: Arriva il sostituto del 50 Special: la PK 50 e 125 1988: Esce la Cosa, destinata a rimpiazzare il PX. La Cosa e la Cosa 2 ebbero poco successo e furono criticate per le loro soluzioni tecniche ma soprattutto estetiche tanto da indurre Piaggio a toglierle dal listino dopo qualche anno dopo. 1991: La Piaggio fa un omaggio a un mito del passato e realizza la Vespa 50 special revival, una serie limitata di 3000 esemplari
Dopo il bluff della Cosa e della Cosa 2 un'altra Vespa si affianca al PX: la Vespa T5.
1996: E' il boom degli scooter a variatore e la Piaggio, pur tenendo in listino il PX, presenta la ET2 e la ET4, con scocca in plastica, cambio automatico e motore a 4 tempi. Le motorizzazioni sono 50 per la ET2 e 50, 125 e 150 per la ET4
2004: esce la Vespa GT. motorizzazioni 125, 200 e poi 250.
2005: dopo 9 anni di produzione, Piaggio fa un restyling della ET2/ET4 e propone la Vespa LX. Motori 4T 50, 125, 150 e 200
2006: Esce la Vespa celebrativa del 60° anniversario. Un modello in edizione limitata a faro basso. Piaggio annuncia che a fine anno manderà in pensione il PX. In arrivo un restyling della gloriosa Primavera, purtroppo sviluppata sul telaio della nuova LX ...staremo a vedere...
Curiosità: La Piaggio in tempo di guerra era una azienda aeronautica molto importante tanto che nel 1943 Enrico Piaggio decise di spostare temporaneamente la sede da Pontedera a Biella per scampare ai bombardamenti. Lo stabilimento di Pontedera fu duramente bombardato e solo nel dopoguerra venne ricostruito.
Per i nostalgici della Vespa come me... il volantino dell'epoca !!!
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